giovedì 31 dicembre 2020

#28 La sintesi finale

 Buongiorno, oggi, ultimo giorno del 2020, arriviamo anche noi alla fine di questo nostro percorso che ci ha accompagnato negli ultimi mesi!

Quest'ultimo post ha lo scopo di sintetizzare tutto il lavoro svolto, al fine di avere un punto di riferimento del blog da cui poter attingere tutti i punti che sono stati affrontati. Devo dire che è stato un lavoro molto stimolante perché pur essendo incentrato su uno strumento scientifico attraverso varie ricerche siamo andati al di là della mera definizione andandoci a collegare a tutto ciò che ruota intorno al nostro metro campione! 

Ovviamente, come in ogni studio di un qualsiasi oggetto o fenomeno , il primo passo da fare è prendere coscienza e capire come si presenta ai nostri occhi, a cosa serve  e  come si utilizza il nostro oggetto. Dopo questi primi passaggi si è pronti ad aprire altre porte come ad esempio quella della scienza! Infatti abbiamo scoperto quali sono gli elementi che lo costituiscono sia fuori, descrivendone l'anatomia, che dentro, descrivendone i materiali. Seguendo la direzione scientifica e andando sempre più a fondo abbiamo studiato i principi fisici e ci siamo resi conto come la chimica sia così strettamente collegata al nostro metro campione!

Certamente abbiamo aperto altre porte! Siamo andati a scoprire chi fossero gli inventori e chi invece i costruttori; storicamente è comune che queste due figure non ricadano nella stessa persona ed il nostro metro non ha fatto eccezioni. Tra l'altro anche chi brevettò lo strumento era un'altra persona ancora! Ironico no?! Ed altri ancora, di tempi più vicini ai nostri, si sono occuparti della normativa; d'altronde qualsiasi oggetto muta in base ai tempi in cui viene utilizzato; a questo proposito abbiamo ricercato quale ai giorni d'oggi fosse uno dei marchi più importanti nella produzione del metro! 

Se fino a qui vi ho descritto la parte scientifica di cui si occupa il blog ora tocca alla parte culturale! Infatti questo oggetto è presente, anche da molto tempo, nella nostra cultura: l'abbiamo ritrovato nell'iconologia, in particolare di Cesare Ripa il quale si occupò della personificazione di concetti astratti come la misurazione. Non trovando un diretto riferimento al mito ho creato un collegamento con la filosofia di Protagora, il quale ci insegna che l'uomo è misura di tutte le cose. Si è ricercato il metro nel mondo del cinema attraverso il film "a un metro da te", nella pubblicità e nei fumetti. Non sono stati dimenticati i libri; e a questo proposito attraverso un servizio offerto da Google (Ngram View) sono stati creati dei diagrammi nei quali si vede l'andamento, nel corso della storia, di parole riguardanti il metro campione nei libri! Infine ma non per ultimo è stata molto interessante la ricerca sui francobolli, i quali oltre alla loro funzionalità hanno anche uno scopo commemorativo; infatti non mi sarei mai aspettato di ritrovarne cosi tanti e di diverse nazioni! 

Tra un post è l'altro si è lasciato spazio anche a momenti che potrebbero sembrar di svago ma che in realtà sono schemi che ci permettono di fare collegamenti veloci al metro! Si sono utilizzati approcci diversi come quello basato sull'abbecedario, nel quale ad ogni lettera corrisponde un oggetto, o una persona, o qualsiasi cosa, e analogamente si sono utilizzati i numeri che possano far riferimento al metro campione! Un altro metodo è quello della tassonomia attraverso la quale è possibile creare una scala gerarchica e nella quale è possibile andare a posizionare il nostro oggetto. Ultimo schema e anche ultimo post del nostro blog è una mappa concettuale il quale scopo è quello di fornire delle minime informazioni da cui poi è possibile creare un discorso circa il nostro amato metro!

Durante la stesura del blog ci si accorge quanto una "cosa", nel nostro caso il metro campione, possa avere così tanti collegamenti e come possa suscitare delle sensazioni, allora mi sono chiesto quali cose personali all'interno della mia esistenza hanno un significato importante ed è stato veramente interessante... vi invito a fare lo stesso!!! 



Siamo arrivati alla fine di questo blog e vi lascio con quest'opera d'arte di Fabrizio Sanna, in arte Goa, il quale ci offre questo dipinto che chiama "La fine non esiste". 

L'artista attraverso l'opera ci vuole invitare a riflettere e attraverso questo azzurro crea un portale che potrebbe metterci in contatto con un'altra realtà polverizzando all'istante il concetto di fine. 

Ed è qui che vi voglio portare cari lettori, infatti, è vero il blog finisce qui ma la ricerca sul metro campione no! Come abbiamo visto si possono fare infinite ricerche! 

Magari ci risentiremo in un altro blog ed è per questo che vi saluto con un Arrivederci!!!




domenica 27 dicembre 2020

#27 Una mappa concettuale

Ciao a tutti, ho pensato di creare una mappa concettuale riguardante il nostro metro, semplice, chiara ed intuitiva. Infatti ho deciso di far ruotare intorno al nostro metro delle parole chiave per avere un quadro generale. 
Spero che vi sia utile!  



Ps: la mappa è stata creata con un sito online e gratuito molto semplice da utilizzare che vi consiglio!

#26 La chimica nel metro campione

 Buonasera, oggi andremo a scoprire le relazioni tra in nostro caso studio, il metro campione, e la chimica. 

Già, in un post precedente dedicato ai  materiali , siamo andati ad analizzare gli elementi chimici di cui è composto; oggi invece cercheremo di campire come la "chimica" sia esterna che interna al nostro oggetto possa influenzarlo! 

Sappiamo che il metro campione è costituto da una sbarra di platino-iridio e sappiamo pure che è conservato all'interno di una cassetta a 0°. Ma perché? Perché sia il platino che l'iridio sono due metalli, e come tutti i metalli subiscono delle deformazioni al variare della temperatura. Più freddo è l'ambiente circostante più la sbarra si restringe; allo stesso modo più c'è caldo più si dilata. 

Capiamo bene che un metro campione, il quale scopo è misurare con la maggiore precisione possibile, diventa inutilizzabile al difuori della cassetta in quanto ci fornirebbe delle misure errate! Per questo motivo con il passare del tempo sono stati utilizzati altri materiali come ad esempio il legno o la platica!

Qui di seguito un esempio, un po' esagerato, ma che rende l'idea di un qualsiasi metallo soggetto ad una temperatura eleveta!  In cui L0 indica la lunghezza iniziale della sbarra ed  L la lunghezza finale data dalla deformazione. 




sabato 26 dicembre 2020

#25 Cose personali

 Buongiorno, oggi non ci occuperemo nel nostro metro ma dedico questo piccolo spazio a me, al fine di darvi un idea di chi c'è dietro il blog!

Ho deciso di farmi conoscere attraverso tre oggetti che mi stanno a cuore, tre oggetti che si riferiscono a momenti diversi della mia vita. Il primo fa rifermento al passato, il secondo al presente ed il terzo anch'esso al presente ma che ha una funzione "magica", ovvero di previsione (immaginazione) del futuro!

1) Il Trenino 

Se dovessi scegliere un simbolo della mia infanzia non posso che prendere in considerazione lui, il trenino. Ricordo che mi è stato acquistato a Catania in un bellissimo negozio di giocattoli di legno in cui c'erano tantissimi oggetti, partendo da strumenti musicali fino a utensili per qualsiasi lavoro, e ricordo di esseri impuntato per avere questo trenino, non so il perché, ma quest'idea di poter avere un trenino che poteva essere scomposto e ricomposto in varie forme mi affascinava! In fin dei conti il treno è un simbolo del viaggio e le varie forme che questo può assumere ci ricorda che si può viaggiare in qualsiasi modo: dall'aereo alla bici, dalla tenda all'hotel a cinque stelle! Non importa il modo (la forma) ma ciò che è più importante è viaggiare (il trenino). 

Sono belli i giocattoli... forse questo trenino mi suscita più sensazioni ora che da bambino!   




2) Il Taccuino 

Un oggetto del mio presente e che uso frequentemente è il taccuino. Questo mi è stato regalato dopo la maturità da una mia compagna di classe. Il regalo più azzeccato! Infatti una volta entrato all'università, nel corso di Pianificazione Territoriale e Urbanistica, alla prima lezione il professore ci invitò ad acquistarne uno ed imparare a schizzare continuamente ciò che sta attorno a noi. Infatti osservare e schizzare sono i primi momenti in cui si studia un oggetto, un'architettura, una città e così via. 
Qui di seguito due pagine del mio taccuino in cui si studia l'impianto urbanistico di Barcellona di Cerdà!  




3) Le Cuffie 

L'ultimo oggetto sono le cuffie. Infatti quotidianamente ricavo un piccolo spazio all'interno della mia giornata per dedicarmi all'ascolto di musica, musica di qualsiasi genere, dalla classica alla rock, dall'indie alla tecno. Utilizzo questo strumento come mezzo di evasione dalla realtà, e che quindi ha quella funzione "magica" che mi permette di immaginare qualsiasi cosa come i ricordi o momenti piacevoli o meno piacevoli e perché no anche il futuro! 




Spero vi sia piaciuta questa piccola parantesi su di me! Al prossimo step, in cui ritorneremo a parlare del nostro amato metro campione! 





venerdì 4 dicembre 2020

#24 Le parole nella storia

Oggi attraverso l'utilizzo di Ngram Viewer possiamo tracciare dei grafici con i quali è possibile capire come delle parole, nel nostro caso riguardanti il metro campione, siano comparse, nel corso della storia, nei libri. 

Come prima cosa siamo andati a cercare quando compare il metro campione nei libri nell'arco temporale che va dal 1700 al 2019 (grafico 1). E' interessante notare nel grafico sotto riportato come pur essendo stato inventato nel 1790 il metro campione comincia a comparire nei libri un secolo dopo, ovvero nel 1890. Ciò ci fa pensare che fino al 1890 non era indentificato con l'appellativo "campione" ma semplicemente come metro. Questo potrebbe essere confermato dal grafico 2 in quanto la parola metro già esiste, anche se poco utilizzata, da prima del 1700.

Infine, siamo andati a rapportare in un unico grafico (grafico 3) le parole: "metro campione", "metro" e "misura". Ovviamente la parola più utilizzata, anche perché più generale, è la parola "misura". Ciò ci fa capire come nel corso della storia sia stata sempre una necessità la misura delle cose!

Grafico 1 - Metro campione

Grafico 2 - Metro


Grafico 3 - rapporto tra Metro campione, metro e misura



#23 La Normativa

Oggi andremo alla ricerca delle norme che interessano il metro campione.

Come sappiamo, l'invenzione di questo risale al lontano 1790 di conseguenza non ci sono norme come l'ISO, UNI, CEI, DIN e ANFOR che hanno un diretto collegamento al metro campione.
Però se vogliamo andare più a fondo a questa storia possiamo invece capire come attraverso queste norme il metro si sia sempre più perfezionato e raffinato nel tempo.

L’obiettivo di una misurazione è quello di determinare il valore della grandezza da misurare. In generale, però, il risultato di una misurazione è solamente un’approssimazione o stima del valore del misurando, in quanto le operazioni di misurazione sono tutte inevitabilmente affette da incertezza. Ripetendo più volte la stessa misurazione, non si ottengono sempre gli stessi risultati, sebbene si possa verificare che essi siano compresi all’interno di una certa fascia di valori. Quindi possiamo ipotizzare che il valore della misura è, con un certa probabilità, compreso all’interno di questa fascia di valori, e inoltre che, maggiore è il numero di misurazioni che ha fornito lo stesso risultato di misura, maggiore è l’attendibilità di quel risultato. Tale indicazione si esprime in termini di incertezza del risultato di misura. È pertanto necessario che esista una procedura, di agevole comprensione ed applicazione, per caratterizzare la qualità del risultato di una misurazione.

Qui entrano in campo le nostre norme! 
A livello internazionale è importante ricordare soprattutto la norma e ISO ENV 13005 (nella versione italiana UNI CEI ENV) “Guida ISO all’espressione dell’incertezza nelle misure” (ISO-Guide to the expression of uncertainty in measurement), entrata in vigore il 31-07-2000, che fissa a livello internazionale il modo di quantificare gli errori di misura, ovvero le incertezze.

Mentre a livello nazionale vale la pena ricordare la norma “UNI 4546 - Misure e misurazioni: Termini e definizioni fondamentali”, entrata in vigore il 30-11-1984, che esamina le caratteristiche generali della misurazione. 




Sommario norma UNI 4546

 
Estratto norma UNI CEI 13005




lunedì 23 novembre 2020

#22 Come si usa il Metro?

Quando si compra uno strumento, o un farmaco, all'interno della scatola, di solito, c'è un foglio in cui sono descritte le modalità d'uso. 

Per quanto riguarda il metro non è necessario poiché è presente da così tanto tempo nelle nostre vite che il suo utilizzo risulta essere palese a tutti.

Ma se provassimo ad illustrare il metodo di utilizzo?

Sono molteplici i metodi di utilizzo, anche a scale diverse, basti pensare alla misura di un temperino, che potrebbe misurare qualche millimetro, o ad un divano che potrebbe misurare qualche metro. Proviamo a creare una lista composta da 3 semplici passaggi!

Modalità d'uso: 

1) Trova un oggetto o una distanza fra due punti che vuoi misurare.

2) Metti l’estremità dello strumento che riporta il numero “zero” in corrispondenza di una estremità dell’oggetto. Solitamente si parte dal lato sinistro. (immagine 1).

3) Guarda l’altra estremità dell’oggetto che stai misurando. Ora devi leggere il numero che vedi sul metro nel punto dove “finisce” l’oggetto. (immagine 2).

Immagine 1


Immagine 2 

#21 Il Metro nei Fumetti

 Oggi vedremo come il nostro protagonista, il metro, compaia nel mondo dei fumetti!

Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un simpatico fumetto creato da una maestra per i propri alunni in cui è narrata la storia del metro campione! 


Qui di seguito, invece, ritroviamo il nostro metro moderno in delle azioni più quotidiane!





#20 Il Marchio

 Oggi ci occuperemo del rapporto tra il nostro strumento e un logo di una grande azienda!




E' possibile osservare, nell'immagine sopra riportata, il logo di un'importante azienda italiana che si occupa della produzione del metro. Ovviamente, non il nostro metro campione, in quanto sappiamo bene che non è più utilizzato, ma quello che tutt'oggi è in uso!

Il logo è composto da una scrittura in bianco e rosso in cui compare la parola "metro", l'oggetto prodotto, e la parola "plast", il materiale con cui probabilmente è stato prodotto, per lo meno dall'inizio della produzione.

Metro Plas snc è nata nel 1982 come produttrice di rotelle metriche, in pochi anni ha ampliato la propria gamma di articoli fino a diventare una delle più importante     aziende anche nel settore ferramenta ed edilizia. 

Metro Plast snc produce tuttora le sue conosciute rotelle metriche nello stabilimento di Daverio, adeguando l’esperienza decennale alle tecnologie più moderne.

Sitografia: http://www.metroplast.it/ 


domenica 15 novembre 2020

#19 L' Abbecedario

 Oggi andremo a comporre un abbecedario che si riferisca al metro!


A: Arco - La priva misura fu effettuata sull'arco di meridiano

B: Bang - Inventa il metro a nastro

C: Campione - Nome completo 

D: Don Bosco - Scrive un trattato sul sistema metrico 

E: Esametro - Sistema metrico della poesia

F:  Farrand - Brevetta il metro a nastro 

G: Gilverto Govi - Promuove la fabbricazione del metro standard

H: h - Simbolo con cui viene identificata l'altezza, misurata con il metro

I: Iridio - Componente chimica della sbarra campione

J:

K: Kripton - Elemento chimico preso in considerazione per la definizione di metro 

L: Lagrange - Scienziato illustre facente parte della commissione che definì il metro

M: Meridiano - La prima misura fu effettuata sull'arco di meridiano

N: Nastro - Metro a nastro

O: 

P: Parigi - Luogo in cui nasce il metro 

Q: Quota - Numero dato dalla misurazione di un oggetto

R: Righello - Figlio del metro

S: Sbarra - Primo oggetto che identificava il metro 

T: Terra - Il metro nasce dalla misurazione su un arco di meridiano della terra 

U: Unità - Il metro come unità di misura

V: Ventesimo - Ultima definizione del metro si ha nel ventesimo secolo

 Z: Zero - Primo numero presente nel metro 


#18 Il Francobollo

 Anche se ai giorni nostri è raramente utilizzato, il francobollo svolge anche una funzione commemorativa. Oggi andremo a scoprire i vari francobolli in cui compare in nostro metro!


Centenario della Convenzione del metro



Un francobollo celebra il BIPM (Bureau international des poids et mesures), e le sette grandezze fondamentali. In particolare è rappresentato l'atomo del Kripton-86, che permettteva di definire fino a poco tempo fa la lunghezza di un metro.




Nel 1976 la Nuova Zelanda passa al sistema metrico.






Due francobolli rappresentano la (passata) 
definizione di metro basata sull'arco di meridiano.




#17 I Brevetti

Per quanto riguarda il brevetto del nostro metro ho trovato una cosa molto interessante; il metro che noi tutti conosciamo oggi, il metro a nastro! 



Il 6 dicembre 1864 il brevetto n. 45.372 fu rilasciato a William H. Bangs di West Meriden, Connecticut . La regola di Bang è stato il primo tentativo negli Stati Uniti di realizzare un metro a nastro tascabile con ritorno a molla. Il nastro può essere fermato in qualsiasi punto e trattenuto dal meccanismo. Il nastro potrebbe essere rimesso nella custodia facendo scorrere un pulsante sul lato della custodia che poi ha permesso alla molla di tirare indietro il nastro nella custodia. Il 3 gennaio 1922 Hiram A. Farrand ricevette il brevetto n. 1.402.589 per il suo nastro concavo-convesso, un importante miglioramento per le misure a nastro tascabili a molla. Tra il 1922 e il dicembre 1926, Farrand sperimentò con l'aiuto della Brown Company a Berlino, nel New Hampshire . È lì che Farrand e William Wentworth Brown hanno iniziato a produrre in serie il metro a nastro. Il loro prodotto è stato successivamente venduto a Stanley Works . È stato il nastro concavo-convesso di Farrand che è diventato lo standard per la maggior parte dei nastri misuratori tascabili oggi!


Invetore: Hiram A. Farrand

Numero del brevetto: US1952979A

Data pubblicazione: 27-03-1934











Sitografia: https://worldwide.espacenet.com/patent/search/family/023655169/publication/US1952979A?q=Farrand

#16 L' Anatomia

 Il metro campione, come sappiamo, è composto da una sbarra di platino-iridio. Il primo prototipo (1790), che si basava sulla misura della lunghezza sul meridiano di Parigi, ha un margine di errore molto basso, di soli 20 cm... 

Nell'immagine sotto riportata è possibile osservare come il metro (come inteso da noi oggi) sia riportato sulla sbarra originale e sia messo in rapporto con la lunghezza del primo metro campione.

Schematizzazione del metro internazionale


#15 I Numeri

 Buongiorno, oggi andremo alla scoperta dei numeri che possono essere collegati al nostro strumento!


- 1790 : Invenzione del metro

- 1 : Oggetto di cui è composto

- 2 : Elementi chimici di cui è composto

- da 1 a 100,200,500 : numeri che può riportare su di esso

- 1 (nella società) : il metro di distanza che siamo obbligati a tenere a causa della pandemia


#14 La Tassonomia

Come sappiamo la tassonomia si occupa della classificazione gerarchica di esseri viventi o anche, come nel caso nostro, inanimati. Lo schema mette al centro il metro collegandolo, da una parte, a ciò che misura mentre dall'altra parte come Questo abbia misurato nel tempo!


sabato 14 novembre 2020

#13 Il Metro nella pubblicità

 Vediamo come il metro rientra nelle pubblicità! 

Il metro in quanto oggetto non è mai stato pubblicizzato per essere venduto ma compare in alcune pubblicità come quelle che vi riporto qui di seguito:

Il primo caso è la copertina di una nota e storica rivista inglese (immagine 1): Homes and garden, nata a Londra nel 1919. La copertina della rivista, datata 1955, ritrae un sarto che prende delle misure per un abito da donna. Quale strumento dovrebbe utilizzare se non il nostro caro metro?

Il secondo caso (immagine 2) invece è un annuncio pubblicitario uscito negli Stati Uniti d'America negli anni '50. Si pubblicizza il "dextrose" ovvero il glucosio, alludendo al fatto che più glucosio si prende più si cresce! E' illustrato un padre che misura l'altezza del figlio. (Il tasso di obesità infantile risulta essere il più alto negli USA... sarà colpa di questa pubblicità?!) 


Immagine 1

Immagine 2

Sitografia: https://www.advertisingarchives.co.uk/en/page/show_home_page.html


#12 Il Metro nel cinema

 Oggi andremo alla ricerca del metro nei film! 

Il metro, oltre ad essere un oggetto, è un'unità di misura con cui si può indicare una distanza.

Oggi, purtroppo, a causa della pandemia che ci ritroviamo ad affrontare sappiamo bene quanto sia importante ma allo stesso tempo difficile mantenere anche solo un metro di distanza dalle persone...

Questo tema della distanza lo ritroviamo nel film "A un metro da te" uscito nel 2019 e diretto da Justin Baldoni, in cui dei ragazzi affetti da fibrosi cistica devono mantenere le distanze per ridurre il rischio di infezioni crociate che potrebbero essere fatali; cercheranno di mantenere i rapporti tramite i social media. 

Qui di seguito un estratto del film. 

#11 "I costruttori"

Ma il metro campione quando è stato costruito in larga scala e quindi accessibile a tutti? Il merito, questa volta, non dei francesi ma di un italiano! Gilverto Govi (1826 - 1889), il quale redisse la "Convenzione nazionale del metro" siglata a Parigi dai rappresentati di ventotto nazioni (maggio 1875). La Convenzione prescriveva la fabbricazione dei campioni con lo stesso stampo, custodito nella teca del padiglione di Breteuil, a Sèvres. 

E' molto interessante sapere che inizialmente ogni persona doveva costruirsi il proprio metri i quali venivano sottoposti a controlli dai "verificatori" che erano di stretta nomina ministeriale. Le loro ispezioni venivano preannunciate da manifesti e tamburini, che invitavano i commercianti a recarsi nella sede della Direzione metrica municipale con i regoli di legno e le stadere in spalla. Uno a uno, il verificatore esaminava gli strumenti. Se combaciavano col suo campione, li punzonava con un marchio in ferro. Se non combaciavano, comminava multe salate.

Con la maggioranza della popolazione italiana ancora analfabeta, queste difficoltà erano in parte inevitabili, nonostante la legge Casati del 1859 avesse incluso il sistema metrico tra le materie d’insegnamento delle elementari. 



#10 Bibliografia


Libri importanti da consultare sono per quanto riguarda il sistema metrico sono: 

-Carlo Ignazio Giulio, Sistema metrico decimale, Torino: G. Pomba e  C. Editori,1846.

- Don Giovanni Bosco, Il sistema metrico decimale, Torino: Paravia, 1851.



#9 Gli inventori

 Il periodo storico in cui nasce il metro è un periodo di grande fermento in molti campi: politico, storico, culturale, artistico, scientifico. Siamo  a Parigi ed è appena finita la Rivoluzione; ritroviamo uno scenario tragico, infatti vi è una profonda crisi istituzionale e finanziaria, ma sono anche gli anni in cui gli ideali dell'Illuminismo cominciano ad entrare nella società. Inoltre con la Rivoluzione francese scomparvero le corporazioni e la committenza privata cedette il posto a quella pubblica; furono fondate nuove istituzioni scentifiche (Ecole polytechnique, Bureau des longitudes, Conservatoire des arts et mètiers ecc.)




Pierre Simon Laplace
Joseph-Louis Lagrange
Nel 1790 la costituente francese decise di porre fine al problema dei sistemi di unità di misura, affidando ad una commissione di esperti il compito di sostituire i sistemi tradizionali con uno che fosse semplice ed avesse i campioni ben definiti. Della commissione facevano parte illustri scienziati come Lagrange e Laplace. Questa commissione si convinse che la grandezza, meno soggetta a variazioni temporali ed accessibile ai mezzi dell'epoca, a cui ancorare, mediante una definizione, il campione di lunghezza, fosse la dimensione della Terra. Precisamente si convenne di misurare la lunghezza del meridiano terrestre (tracciato sull'ellissoide geodetico di riferimento) passante per Parigi e di prendere come campione una frazione di esso, che corrispondesse ad una lunghezza comoda, cioè non molto diversa da quelle in uso, ormai selezionate dalla pratica e dal tempo. Al termine delle misurazioni del meridiano terrestre, durate 7 anni, fu costruita e depositata a Parigi una sbarra di platino puro che, alla temperatura del ghiaccio fondente, presentava fra i suoi estremi una distanza pari alla 40 milionesima parte del meridiano terrestre. A questa lunghezza fu dato il nome di metro, nome che fu poi attribuito anche alla sbarra.

#8 I materiali

 Con quanto appreso dai post precedenti, sintetizzando, conosciamo già la storia del metro e dei suoi vari passaggi e composizioni nell'arco della storia. 

Facendo un piccolo escursum storico:

- 1790: Sbarra in platino-iridio

- 1961: Luce emessa dal Kripto 86

- 1983: Luce percossa nel vuoto in a 1/299 792 458 s. 

Ma cosa sono questi elementi? Andiamo per ordine!

La sbarra di platino-iridio è composta da due elementi chimici i quali appartengono entrambi alla famiglia dei metalli di transizione, hanno un aspetto argenteo e sono tra i metalli che resistono in miglior modo alla corrosione!

Il platino è l'elemento chimico di numero atomico 78 e il suo simbolo è Pt.

L'iridio è l'elemento chimico di numero atomico 77 e il suo simbolo è Ir.

In foto l'iridio
In foto il platino


 Il kripton appartiene al gruppo dei cosiddetti gas nobili
In foto il Kripto
, contraddistinti da una quasi   totale inerzia chimica. È un gas incolore e inodore; allo stato solido è composto da   cristalli bianchi aventi una struttura cubica a facce centrate, tipica di tutti i gas nobili   (tranne l'elio).

 Il Kripto è l'elemento chimico di numero atomico 36 e il suo simbolo è Kr.





In foto la Luce 

La luce, molto semplicemente, è un'onda elettromagnetica .Sebbene nell'elettromagnetismo classico la luce sia descritta come un'onda, l'avvento della meccanica quantistica agli inizi del XX secolo ha permesso di capire che questa possiede anche proprietà tipiche delle particelle e di spiegare fenomeni come l'effetto fotoelettrico. Nella fisica moderna la luce (e tutta la radiazione elettromagnetica) viene composta da quanti, unità fondamentali di campo elettromagnetico chiamate anche fotoni.






#7 Tra Mito e Scienza


 Se si dovesse pensare ad un mito che sia inerente con il nostro oggetto di studio, penso che a tutti venga in mente la famosa frase che abbiamo abbiamo studiato al liceo in Filosofia:

«l’uomo misura di tutte le cose, di quelle cose che sono in quanto sono e di quelle che non sono in quanto non sono».

Il famoso pensiero di Protagora! Il primo grande esponente della filosofia sofistica.

Il che sta a significare che l’uomo è il metro, il soggetto di giudizio della realtà o dell’irrealtà delle cose, del loro modo di essere e del loro significato. L’uomo di Protagora quindi è misura delle cose ai vari livelli della propria umanità, in primo luogo come singolo, poi come comunità o civilità, infine come specie.E, quindi, la morale di Protagora diventa un abbozzo della concezione della responsabilità dell’uomo di fronte a se stesso e alla società.

Al pensiero di Filosofico di Protagore è possibile ricollegare una celebre rappresentazione artistica, la quale si basa su questo stesso pensiero: L'uomo Vitruviano 


Infatti Leonardo Da Vinci è il primo a inscrivere il corpo umano contemporaneamente nel quadrato e nel cerchio, riconducendo l’elemento “celeste” e quello “terrestre” a una ideale concordanza e realizzando così l’immagine che sintetizza la visione dell’uomo del Rinascimento, inteso come centro dell’universo, immagine del Cosmo, e misura di tutte le cose! 


Sitografia: https://finestresuartecinemaemusica.blogspot.com/

#28 La sintesi finale

 Buongiorno, oggi, ultimo giorno del 2020, arriviamo anche noi alla fine di questo nostro percorso che ci ha accompagnato negli ultimi mesi!...