Il periodo storico in cui nasce il metro è un periodo di grande fermento in molti campi: politico, storico, culturale, artistico, scientifico. Siamo a Parigi ed è appena finita la Rivoluzione; ritroviamo uno scenario tragico, infatti vi è una profonda crisi istituzionale e finanziaria, ma sono anche gli anni in cui gli ideali dell'Illuminismo cominciano ad entrare nella società. Inoltre con la Rivoluzione francese scomparvero le corporazioni e la committenza privata cedette il posto a quella pubblica; furono fondate nuove istituzioni scentifiche (Ecole polytechnique, Bureau des longitudes, Conservatoire des arts et mètiers ecc.)
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Pierre Simon Laplace |
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Joseph-Louis Lagrange |
Nel 1790 la costituente francese decise di porre fine al problema dei sistemi di unità di misura,
affidando ad una commissione di esperti il compito di sostituire i sistemi tradizionali con uno che
fosse semplice ed avesse i campioni ben definiti. Della commissione facevano parte illustri
scienziati come Lagrange e Laplace. Questa commissione si convinse che la grandezza, meno
soggetta a variazioni temporali ed accessibile ai mezzi dell'epoca, a cui ancorare, mediante una
definizione, il campione di lunghezza, fosse la dimensione della Terra. Precisamente si convenne di
misurare la lunghezza del meridiano terrestre (tracciato sull'ellissoide geodetico di riferimento)
passante per Parigi e di prendere come campione una frazione di esso, che corrispondesse ad una
lunghezza comoda, cioè non molto diversa da quelle in uso, ormai selezionate dalla pratica e dal
tempo. Al termine delle misurazioni del meridiano terrestre, durate 7 anni, fu costruita e depositata
a Parigi una sbarra di platino puro che, alla temperatura del ghiaccio fondente, presentava fra i suoi
estremi una distanza pari alla 40 milionesima parte del meridiano terrestre. A questa lunghezza fu
dato il nome di metro, nome che fu poi attribuito anche alla sbarra.
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