In alto foto del metro Pisanti |
L`esemplare nella foto è visibile dinanzi alla sua cassetta di custodia ed è costituito da una lamina sottile di metallo inossidabile di aspetto argenteo, fissata su una scanalatura ricavata in una massiccia sbarra di una lega simile all`ottone. Sulla lamina sono incise le tacche dei millimetri, mentre i numeri si leggono sulla sbarra. Il primo e l`ultimo millimetro sono suddivisi ognuno in cinque parti, osservabili a occhio nudo. Tale suddivisione è dovuta ai limiti di risoluzione dell`occhio umano che non distingue bene sotto i due decimi di millimetro. Il millimetro vicino allo zero è consumato dall`uso.
Bibliografia. La bibliografia sull`argomento è vasta e frammentaria. A. Battelli e P. Cardani, Trattato di Fisica Sperimentale, Vol. I, F. Vallardi, Milano 1913. M. Fazio e M.C. Montano, Una fisica nuova, Vol. I, Morano, Napoli 1984. M. Fazio, I campioni di unità di misura, Le Scienze N° 31, marzo 1971. Una breve biografia di Giuseppe Pisati si trova in F. Cajori, Storia della Fisica elementare, N. Zanichelli, Bologna 1908.
Sitografia. https://www.istitutomontani.gov.it/museovirtuale/metro_campione133/
Il metro Pisati è esposto al Museo MITI.
Foto di: Daniele Maiani, Contemporanea Progetti e Federico Balilli;
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